Percorsi di sci alpinismo di media difficoltà

Bellissima sciata sul ghiacciaio di Dosdè con questa interessante scialpinistica con pendenze costanti porta alla Punta d'Avedo. Bellissimo panorama sull'intera val Viola e sulla val Grosina. Itinerario piacevole alla portata di tutti.

Da Arnoga si segue la strada che entra in Val Viola passando le baite di Dosso, Permogli, Alpe Campo e poco prima del posteggio estivo di Altumeira si scende alla Baita Caricc; o poco prima o appena dopo la baita si passa sul versante opposto attraverso un ponticello e si sale alla piana di Dosdè. Passando in prossimita' del rifugio Federico in Dosdè, si continua sulla piana stando alla sinistra del torrente Viola e poco prima di un evidente falesia si segue un valloncello che permette di arrivare ad un pianoro. Si continua tenendo più o meno il centro dell'impluvio arrivando sulla vedretta di Dosdè. Si sale sul lato destro e gradualmente ci si porta al centro del ghiacciaio in una zona pianeggiante. Si prosegue puntando alla destra della cuspide rocciosa finale della cima e con pendenze che si fanno via via più ripide, passando alla sinistra di uno sperone roccioso, si arriva al pendio finale che porta al lato destro della cima e lo si sale nella zona meno ripida. Dal colletto ovest in breve alla cima.

Bellissimo e completo itinerario scialpinistico che va a toccare uno degli angoli più remoti della val Viola. Le pendenze più o meno costanti e le varie esposizioni su cui il percorso si snoda ne fanno un percorso piacevole alla portati di tutti.

Da Arnoga si segue la strada che entra in Val Viola passando le baite di Dosso, Permoglia, Alpe Campo e poco prima del posteggio estivo di Altumeira si scende alla Baita Caricc; o poco prima o appena dopo la baita si passa sul versante opposto attraverso un ponticello e si sale alla piana di Dosdè. Passando in prossimità del rifugio Federico in Dosdè, si continua sulla piana stando alla sinistra del torrente Viola e poco prima di un evidente falesia si segue un valloncello che permette di arrivare ad un pianoro. Si continua tenendo più o meno il centro dell'impluvio arrivando sulla vedretta di Dosdè. Si sale sul lato destro e gradualmente ci si porta, dove inizia un falsopiano, verso sinistra seguendo un valloncello che porta ad un pendio ripido da superare verso sinistra; passando ora sotto i pendii basali dei Sassi Rossi si continua a semicerchio portandosi sui pendii meridionali del Pizzo Dosdè; stando più o meno al centro del versante si sale ed in breve si raggiunge la cima.

Bellissimo itinerario da effettuare prevalentemente nel periodo primaverile o con neve stabile, offre una morfologia varia e segue pendii ripidi, vallette, dorsali e canali.

Dal secondo tornante sotto la dogana di Foscagno, verso Livigno, si entra nel piccolo piano valletto portandosi gradualmente verso destra e superati una serie di dossi, si raggiunge un ripido pendio che si supera da sinistra ascendente verso destra. Arrivati su una dorsale la si segue e proseguendo lungo dei canali, falsipiani e ripidi pendii arrivando nell'ampio anfiteatro finale. Lo si supera da sinistra verso destra arrivando su una zona pianeggiante. Verso destra in breve alla cima.

Bella scialpinistica, semplice e molto panoramica sull'intera Valtellina. Segue l'intera dorsale sud-orientale della montagna ben individuabile già dal fondovalle della Valdidentro.

Da Sant'Antonio di Scianno si segue la bella stradina che sale con lieve pendenza nel bosco, arrivando dopo pochi tornanti alle prime baite dell'Alpe Gattonino. Da qui stando al margine destro della zona prativa si sale in direzione nord alle case di Plator. Ora seguendo l'ampia dorsale si arriva in vetta.

Una delle più belle scialpinistiche invernali dell'Alta Valtellina. Itinerario vario e completo sotto ogni aspetto; paesaggistico, ambientale e panoramico. Meritevole anche per l'aspetto tecnico sulla scelta dell'itinerario e per l'assicurato divertimento in discesa in caso di neve fresca, oppure firn primaverile, sugli ampi pendii precedentemente saliti.

Da Arnoga si segue la strada carrozzabile che a mezzacosta percorre la val Viola; passate le baite di Permoglia si arriva dove la strada inizia a gradualmente a salire. Quasi al termine della salita, si prende verso destra la deviazione per le baite di Sattarona e con qualche lungo tornante, gradualmente verso sinistra, si raggiungono arrivando al limite boschivo. Dalle ultime baite si inizia a salire in direzione nord seguendo una serie di brevi pendii alternati a vallecole e ci si porta al centro dell'ampio vallone. Si continua in direzione di uno sperone roccioso e lo si va a passare sulla destra arrivando su un ripiano. Da qui si supera di nuovo un tratto ripido su pendio aperto e poi in successione un altro arrivando all'inizio di una stretta valletta. Si entra in direzione nord-ovest e dopo qualche centinaio di metri si piega a sinistra arrivando su una dorsale; la si segue prima verso ovest poi verso nord arrivando in vetta.