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La Chiesa di San Gallo è avvolta da leggende sulle anime erranti e "strada dei morti". Racconti di incontri spettrali e presunte visioni alimentano il folklore. Una storia narra di un contadino che vide un amico defunto annunciare la sua imminente morte. Leggende riguardano anche un tesoro nascosto, ma la realtà smentisce spesso tali credenze. La teoria sulle streghe nella chiesa è priva di fondamento storico.
Si narra che la zona circostante la chiesa di San Gallo fosse frequentata dalle anime dei defunti. E ciò ha contribuito a creare diverse leggende sulla "chiesa dei morti" e la strada vicina, definita "strada dei morti". La credenza nelle anime erranti e il legame tra la loro presenza e i resti corporei delle persone decedute, specialmente per coloro morti in modo violento o non sepolti correttamente, alimentavano le storie di spiriti che vagavano nella zona. Queste credenze affondano le radici nell'antichità e nel Rinascimento, portando alla convinzione che i resti dei defunti fossero collegati alle loro anime.
Diverse leggende popolari circondano la chiesa di San Gallo, inclusi racconti di incontri con persone già decedute, visioni strane e fatti inspiegabili. Alcune di queste storie riguardano animali spaventati vicino alla chiesa, presunti incontri con persone già morte e incontri inquietanti nelle vicinanze dell'edificio.
È proprio quel che accadde ad un contadino di Premadio, che stava conducendo la sua mandria nei pressi della chiesa di San Gallo. Gli venne incontro una figura nota, che lo lasciò esterefatto: era un suo carissimo amico, morto da mesi. È chiaro che in un tal frangente la domanda “Come stai?” non è propriamente quella che viene alle labbra! Non gliene venne nessuna, infatti, rimase di sasso, senza parole. Parlò, in compenso, l’amico, e gli recò un “avìs”: due giorni dopo sarebbe tornato a prenderlo, ed anche lui avrebbe provato cosa significa morire. Poi sparì, lasciando il contadino nello sconforto. Era, però, costui un uomo di fede, per cui si rassegnò alla volontà del Signore: tornò a casa, raccontò ai suoi l’accaduto, diede le indicazioni testamentarie, si confessò ed attese, sulla soglia di casa, non dico sereno, ma rassegnato, che giungesse la sua ora. E giunse, inesorabile, esattamente due giorni dopo l’”avìs”.
La chiesa è anche oggetto di leggende riguardanti un presunto tesoro nascosto nelle sue vicinanze, ma nessuna indicazione precisa ne specifica la localizzazione. Alcune credenze sulla presenza di tesori segreti potrebbero derivare da pratiche storiche di nascondere beni durante periodi di pericolo, come durante le invasioni straniere. Queste credenze, tuttavia, sono spesso smentite dalla realtà dei fatti.
A proposito delle tante leggende sorte intorno alla chiesa di San Gallo, una sicuramente da sfatare è quella che là fossero recluse le streghe la notte precedente l'esecuzione della sentenza capitale. Questa credenza non trova infatti nessun riscontro nei documenti storici: la chiesa non rappresentava un carcere, bensì un luogo di culto dove si svolgevano regolarmente le cerimonie religiose.
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